STRAIT PROJECT QUARTET
CARLO NICITA_flutes
MARCELLO CONTI_piano
TOMMASO PUGLIESE_double bass
FEDERICO SACCA'_drums
IN USCITA IL 3 LUGLIO 2024 il CD WATER DANCE (ed. DA VINCI JAZZ). IL concerto di presentazione si terrà il 3 luglio al Museo Archeologico di Giardini Naxos per la stagione estiva della FILARMONICA LAUDAMO
Strait Project Quartet è un progetto di musica jazz che vede come protagonisti talenti emergenti della scena musicale dell'area dello Stretto di Messina, con la partecipazione speciale di Carlo Nicita. Un viaggio attraverso sonorità dal sapore moderno e mediterraneo, fortemente legate alla tradizione afro-americana, con composizioni originali dei membri del gruppo ispirate alle soluzioni stilistiche, alla filosofia e alla spiritualità dell'arte di Wayne Shorter.
I componenti del gruppo vantano di importanti collaborazioni nazionali e internazionali come Trilok Gurtu, Adam Rudolph, Karl Berger, David Blamires, Maria Pia De Vito, Salvatore Bonafede, Giovanni Mazzarino, Javier Girotto, Giovanni Falzone, Mauro Negri, Tino Tracanna, Domenico Caliri, Artchipel Orchestra, Laudamo Creative Orchestra, Milano Music Collective e molti altri.
Il quartetto si è esibito recentemente al Palacultura di Messina per la stagione ACCORDIACORDE 2023, promossa dalla FILARMONICA LAUDAMO, per la rassegna di concerti del RETRONOUVEAU Estate 2023 di Messina, per la rassegna di concerti 2024 di ARTELIEVITO di Pace del Mela, per RASOCOLMO WINE & JAZZ FESTIVAL '22 di Messina. Ha registrato recentemente un disco di 10 brani in prossima uscita.
PHOTOS & BIO: Carlo Nicita // Tommaso Pugliese // Federico Saccà // Marcello Conti
WATER DANCE
01 Cariddi (M. Conti)
02 Bloom (C. Nicita)
03 Footprints (W. Shorter)
04 Trying to do the job (M. Conti)
05 Dorico (F. Saccà)
06 Rebecca Theme (T. Pugliese)
07 Abuela Cigarra (C. Nicita)
08 Ron Miller (F. Saccà)
09 Infant Eyes (W. Shorter)
10 Balla con Me (C. Nicita)
NOTE DI COPERTINA DI SALVATORE BONAFEDE E ROBERTA GIUFFRIDA
Carlo, Marcello, Tommaso e Federico accendono l'ambiente con la luce e i colori dello Stretto di Messina. Questo album è la prima grande opera
dedicata alla Musica dello Strait Project, un collettivo di straordinaria Cultura che assimila elabora fonde influenze e insegnamenti diversi: il loro percorso creativo si dipana in un labirinto metaforico dove le strade si intrecciano e si confondono fino a trovare uno stile irripetibilmente evocativo.
Otto composizioni originali ispirate all’arte di Wayne Shorter, sassofonista, filosofo e guru. Custode dell’eredità artistica di John Coltrane, compositore e arrangiatore tra i più raffinati della storia del Jazz. Una vita impegnata nel continuo riflettere sul mistero dello stesso vivere. Buddismo, misticismo e arte sono state per lui la giusta connessione per l’esistenza. “La musica – diceva Shorter – ha in sé un significato extramusicale intrinseco, suonare significa raggiungere luoghi e spazi mai esplorati” e WATER DANCE raggiunge a pieno questo messaggio.
Il territorio inesplorato è quello dell’elemento Acqua.
WATER DANCE è la Danza dell’Acqua o meglio una Danza nell’Acqua, l’Acqua del Mare e il Mare è quello dello Stretto tra Sicilia e Calabria.
È chiaro sin dal primo brano che lo spazio musicale da cui parte la danza è il fondale marino. Cariddi, personaggio mitologico citato nell’Odissea di Omero e da Virgilio nell’Eneide è un vortice che “i vasti flutti rigirando assorbe - e tre volte a vicenda li ributta - con immenso bollor fino alle stelle”. Il gorgo qui si forma dall’incontro musicale delle correnti del Jazz, quella dei ritmi spanish e delle danze mediterranee dei brani Cariddi, Bloom, Abuela Cigarra e Balla con me, quella del jazz waltz di Rebecca's Theme e ancora quella del Jazz Europeo e di quegli spazi sonori inequivocabilmente riconducibili alla etichetta discografica ECM di Trying to the Job, Dorico e Ron Miller. Un gorgo prima sotto e poi sopra il mare, un vortice da cui spuntano fuori, come lanciati da una catapulta sommersa, elementi che ci riconducono alla cifra stilistica di Shorter e a quegli spazi aperti che a volte trasmettono all’ascolto un senso di spaesamento e che vengono deliziosamente rinfrescati da soluzioni armonico/ritmiche sempre agili e scorrevoli. Con grazia e delicatezza le composizioni originali si alternano a momenti meditativi che da lontano tracciano un piano trasversale per sublimarsi nei temi di Footprints e Infant Eyes, due capolavori assoluti di Shorter, come una sorta di ringraziamento allo stile e alla spiritualità del Maestro.
WATER DANCE è un viaggio in acque profonde, misteriose ma benevole, un inabissarsi mai pericoloso e un risalire a galla, come l’esplorazione degli abissi dell’animo umano dove ci si inoltra alla scoperta di qualcosa che solitamente ci migliora.
Dalla Gazzetta del Sud di Messina